Brano: [...]o e nei piccoli centri fu la naturale risposta a tale situazione. « Mais le peuple valdòtain sera ailleurs. Il frémira en silence. Et quand la liberté lui sera rendue, il saura faire son devoir », scriveva ancora diciottenne Emilio Chanoux, sulle' colonne de La Vallèe d’Aoste, organo degli emigrati valdostani a Parigi ed espressione dell’antifascismo in esilio di quella popolazione.
La Resistenza valdostana
Intorno a Chanoux, Lino Bine! ed Emilio Lexert (Milò), nel settembre
1943 gli autonomisti della «Jeune Vallèe d’Aoste » organizzarono le prime bande partigiane nei comuni di Arnaz, Fénis, Issogne, Perloza e St. Marcel. Sull’Alpe di Pila, il capitano Andrea Pautasso (Bert) costituiva la prima banda partigiana della Valdigne; Riccardo Joly (Riccardino) e Augusto Vallaise (Charles), con i primi nuclei di Arnaz, attaccavano il forte di Bard e le postazioni fasciste del fondovalle. Il 28 ottobre, Pierino Masquet (Piero) riuniva gli uomini di St. Marcel e di Brissogne e assaliva una colonna tedesca a Chambave, mentre Bono Badery (Bono), con [...]
[...]lio Bertoccino (Guerra) dalla banda di Lexert, sorgono il gruppo « Tito » a Pila di La Mag* daleine (Valtournanche), il 13° Gruppo « Chanoux » a Trois Villes e il gruppo « Edelweiss » nella conca di Fénis. Nella zona di Saint Vincent, Roberto Maquignaz (Robert) crea intanto il gruppo « Monte Zerbion »: l’anello si chiude intorno al nodo strategico della zona centrale della valle, da St. Marcel a Montjovet e a Pont Saint Martin. Sotto la guida di Emilio Lexert, l’attività di sabotaggio ebbe uno sviluppo imponente e mise in serie difficoltà la produzione industriale della pianura. Azioni rapide e decise, come l’occupazione di Verrès effettuata I ’1.5.1944 dai gruppi « Marius » e « Riccardino », suscitarono l’entusiasmo delle popolazioni. La valle di Champorcher fu liberata, dalle formazioni « G.L. » di Pietro Ferreira (Pedro) e dalle forze del gruppo « Mont Zerbion », in uno degli episodi salienti di quel periodo. La regione venne quindi divisa in due settori operativi: quello della bassa valle, con sede del Co
mando a Champorcher; e quello dell’[...]
[...]de del Comando a Fénis, sotto la guida del capitano Cesare 01 ietti (Mésa rd).
Tra la fine di aprile e il giugno 1944, tedeschi e fascisti, impensieriti per rincalzare delle forze partigiane e per l’atteggiamento ad esse pienamente favorevole dei civili, misero in moto la macchina delle rappresaglie, incendiando Verana, distruggendo baite e alpeggi, uccidendo i resistenti che cadevano nelle loro mani (Donzel a Charvensod, Pellissier e Vazier; Emilio Lexert fu assassinato). Ma fallì il piano di contenimento dell'influenza partigiana, come fallì l’impresa di riconquistare Champorcher: il gruppo « Marius » respinse gli attacchi, infliggendo al nemico la perdita di 25 uomini e catturando un notevole bottino di armi e munizioni.
Sul finire della primavera sorsero altri gruppi: in vai d’Ayas, col tenente Cristoforo Cugnod (Rocco); nella bassa valle del Lys, con un distaccamento « Matteotti »; nella zona di St. Vincent, con la formazione « Matteotti » animata dal maggiore Edoardo Page (Ardes); sul versante nord della Becca di Nona, col gruppo « Lex[...]